Protagonista della nuova rubrica “E tu dov’eri?” è la nostra Paola Degiuli, che ci racconta la sua Stelvio Marathon, alla quale è arrivata seconda di categoria con 5:08:23!
“Il Passo dello Stelvio… un mito per tutti gli appassionati di montagna e di sfide, con la sua serpentina di tornanti, con la sua bellezza e durezza.
Che dire? Raggiungerlo a piedi, correndo (beh, a volte camminando), è un’emozione indescrivibile.
Un percorso bellissimo, che parte da Prato allo Stelvio e tra boschi prati e sentieri ad un certo punto ti butta sull’asfalto, dove inizia la vera difficoltà, ma anche la vera soddisfazione.
Lungo il percorso, in ogni paesino, ad ogni ristoro, un tifo che sostiene, che incita a ritmo di campanacci e metal.
Alla fine si fa dura, si perde il conto di quanto manca, il passo si vede ma è sempre lontano, fino a che… eccolo! Uno stuolo di fotografi ti fa capire che ormai ci siamo, un’ultima curva ed il traguardo con un tempo che non può essere vero!
L’obiettivo era arrivare, ma farlo con un tempo (per me) insperato è stato incredibile… confesso, sarà stata la stanchezza o la tensione, ma ho quasi pianto e adesso mi viene da ridere se ci penso!
La giornata non è ancora finita, si aspettano gli altri, foto, lacrime, il ritorno alla base (organizzazione perfetta su tutto) merenda e doccia… poi un salto al pasta party giusto per vedere com’è.
“Ah guarda stano iniziando le premiazioni, iniziano dalla 14 km, ah ah ah guarda premiano i primi tre di ogni categoria, ma va figurati saranno i primi tre assoluti… no no, ma tu cosa sei arrivata, ah ah ah seconda di categoria ma figurati se mi premiano ah ah ah seconda per la categoria F40 Paola Degiuli per Verona Marathon”
Una surreale esplosione di imbarazzo e felicità: si guardano i tempi, quelle davanti irraggiungibili, ma ce ne sono anche ben dietro… insomma dai… cassettina di mele e leccornie del territorio guadagnata bene e mica male!
E si torna a casa.
Con una nuova medaglia.
Nuovi ricordi nel cuore…
e nuove sfide in testa!
Ah, ovviamente l’anno prossimo si torna!“
