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Valentina Garonzi: Nella vita, ci sono cose che una persona inizia per sbaglio, quasi per gioco, ma di cui poi non può più fare a meno.

27.08.2019

Nella vita, ci sono cose che una persona inizia per sbaglio, quasi per gioco, ma di cui poi non può più fare a meno. Per me è la corsa, mi fa sentire felice, mi rende una persona migliore.

Mi fa crescere nell’animo e conoscere di più me stessa.

Nel bene…e nel male.

Ma quando, d’un tratto, tutto svanisce, sembra di cadere nel vuoto.

Quello che può sembrare un banale dolore al ginocchio, si trasforma in un ostacolo insormontabile: visite mediche, sedute fisioterapiche (con il senno di poi…forse era meglio un buon psicologo), per non parlare dello stretching e del foam roller (o meglio detto, strumento di tortura…). Per cosa poi? Sentirsi dire ogni volta: “Aspetti, deve lasciarlo riposare. Non corra!”.

Non correre? Niente allenamenti? NIENTE LADIES?!

24 lunghissimi giorni. Inesauribili. Infiniti.

Finchè poi, un bel giorno (…si proprio come nella favole a lieto fine…) uno spiraglio di sole. In soli 5 minuti il verdetto cambia.

“Vale promettilo, questa è l’ultima visita. Se oggi non va, addio sogni di gloria”.

Chi lo avrebbe mai detto? Pensate che gli squat non salvino la vita?

Sbagliato. “…e questo sarebbe uno squat? No no lei sta sbagliando il movimento. Faccia questi esercizi ma la prego, non smetta di correre”.

Non so se piangere o ridere. Correre? Davvero? La prescrizione medica più bella del mondo!

Si riparte! Già mi immagino in pista con le ragazze, allunghi, ripetute e…risate.

Ricordo che una saggia persona un giorno mi ha detto: “ Per poter correre, bisogna anche saper non correre”. E io credo di averlo proprio imparato!