[vc_row][vc_column][vc_column_text delay=”0″]A tre mesi dall’inizio del progetto mi sono dovuta fermare fortunatamente per pochi giorni, eppure mi sembravano non passare più.[/vc_column_text][vc_column_text delay=”0″]Cercavo di mantenere il controllo sulla mia testa dura, che mi avrebbe voluta vedere a tutti i costi con le scarpe ai piedi pronta a fare di più, ma dopo un passo sentivo quel maledetto dolore che mi riportava alla realtà.[/vc_column_text][vc_column_text delay=”0″]Finalmente torno a riallacciare le scarpe questa volta in maniera più decisa e mi dico.. ora o mai più, e con questo pensiero iniziano anche le prime garette (di cui vi dico la verità amo i ristori, tanti ristori, tantissimi ristori..) che mi portano a voler migliorare il tempo di volta in volta ed è proprio quando vedi questi piccoli miglioramenti che la testa cancella la fatica e lascia posto alla felicità. Forse avevo sottovalutato l’impegno, la perseveranza e la volontà che richiede la preparazione di una maratona..ma come si dice: “quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare! O per meglio dire a correre!” e io sicuramente corro!.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text delay=”0″]

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