[vc_row][vc_column][vc_column_text delay=”0″]Questa mattina, meno 19 giorni dalla maratona, mi sono svegliata con l’impressione di aver preso una grande botta e un grande spavento. Come quando da bambina sono caduta dalla bicicletta mentre stavo imparando a pedalare.[/vc_column_text][vc_column_text delay=”0″]Ma non sono andata in bicicletta: domenica ho corso il miei primi 34 chilometri, che detta così e se non hai mai provato, possono anche sembrare non tantissimi, soprattutto se i 21 ormai sono quasi facili – ho detto quasi…-.[/vc_column_text][vc_column_text delay=”0″]
[/vc_column_text][vc_column_text delay=”0″]
[/vc_column_text][vc_column_text delay=”0″]Mi è rimasta addosso la paura di cadere ancora, la paura di non farcela, ma io e la bambina che con me domenica ha imparato a correre oltre i 30 k ci siamo dette che bisogna subito rimontare in sella, scacciare i pensieri negativi e puntare dritto al traguardo dei mitici 42, disponibili ad accettare quello che porteranno con sé.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text delay=”0″]
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]