[vc_row][vc_column][vc_custom_heading text=”Se il mondo fosse così…” font_container=”tag:h1|text_align:left”][vc_custom_heading text=”come la Resia Rosolina Relay” font_container=”tag:h3|text_align:left”][vc_empty_space][vc_column_text delay=”0″]Perché questo titolo?
Il titolo riguarda il mio pensiero, ma credo lo sia anche per molti altri e di seguito racconterò il perchè.
[/vc_column_text][vc_column_text delay=”0″]Quando ho visto la mail della Resia Rosolina Relay, ho deciso immediatamente di partecipare mettendo insieme una squadra, perchè ho colto subito l’emozione che avrei vissuto e che avrei fatto vivere, non tanto per la corsa in sé, ma per tutto l’insieme del “gioco di squadra”, della straordinarietà dell’evento e per motivi affettivi, poiché l’Adige, essendo il fiume del mio territorio natale, è sempre nel mio cuore.[/vc_column_text][vc_column_text delay=”0″]Iniziamo dagli ideatori ed organizzatori, non vi nego che quando sul palco di Rosolina hanno raccontato la storia di come è nata, mi hanno commosso.

Sono molto ammirato dalle persone che hanno grandi ideali e si impegnano a realizzarli.

Il mondo è pieno di persone che hanno ideali, ma non agiscono, come pure molti runners sapevano che era stata organizzata questa gara, ma non hanno partecipato.[/vc_column_text][vc_column_text delay=”0″]Noi 300 (circa) partecipanti possiamo dire: ”io c’ero!”

Tracciare 420 km di percorso, organizzare le 41 tappe (compreso lo start), chiedere i permessi, coinvolgere le istituzioni, creare un sito internet, spiegare a tutti i dettagli, dopo averli pensati, ideati, condivisi, decisi ed organizzati, predisporre i gadget, trovare gli sponsor, trovare il personale e tanto altro, non è cosa semplice, soprattutto perché il tutto è stato realizzato in 40/50 giorni.[/vc_column_text][vc_column_text delay=”0″]Ma qualcuno di grande l’ha fatto: Claudio, Matteo, Gerard ed altri che, scusandomi, non ricordo.[/vc_column_text][vc_column_text delay=”0″]Sono da ringraziare anche tutti i volontari che hanno dedicato il loro tempo.

Tanti capisquadra hanno coinvolto altri runners per creare una squadra, ma io ne avevo trovati solo cinque, ma non mi sono arreso e all’ultimo giorno utile per l’iscrizione, la fortuna, che come dice Vasco “aiuta gli audaci”, ha voluto che trovassi un gruppo anche loro in 5, anzi in 15! Così abbiamo creato 2 team: GIN & TONIC ! Tanto per non far mancare un po’ di alcol J

In due telefonate abbiamo preso tutti gli accordi e siamo partiti con lo stesso entusiasmo dei ragazzini che vanno in gita per la prima volta.[/vc_column_text][vc_column_text delay=”0″]Per tutti è stata una nuova esperienza e questo è stato proprio il sale che dava più sapore all’emozione.[/vc_column_text][vc_column_text delay=”0″]Non voglio fare la cronaca di tutto ciò che abbiamo fatto, ma vorrei trasmettere soprattutto il vero valore di questa fantastica e faticosa esperienza.[/vc_column_text][vc_column_text delay=”0″]Ho titolato “Se il mondo fosse così…”, perché ho trovato persone eccezionali che hanno organizzato il tutto, volontari che hanno dato il loro tempo, istituzioni che sono state piacevolmente coinvolte, pubblico che ha gradito lo spettacolo e 300 runners che hanno faticato con gioia, entusiasmo, passione, collaborazione, spirito di adattamento e, soprattutto, si sono concentrati sul risultato e non su ciò che non era perfetto.[/vc_column_text][vc_column_text delay=”0″]Abbiamo affrontato con piacere tutte le difficoltà di spostamento, del meteo, del dormire, del lavarsi e cambiarsi, dei ristretti spazi condivisi ed altro.

Tutti abbiamo avuto complimenti, applausi e premi.

Cosa ci vorrebbe a trasformare il mondo in un idillio come questo?

Poco, veramente poco.[/vc_column_text][vc_column_text delay=”0″]Invece la maggior parte della popolazione si alza con il broncio, trova sempre qualche motivo per litigare, si lamenta di molte cose (del caldo, del freddo, della pioggia…), vorrebbe non faticare ed avere tutte le comodità senza il minimo sforzo.

Questa è la grande lezione che ho portato a casa dalla Resia Rosolina Relay.[/vc_column_text][vc_column_text delay=”0″]L’unione di organizzatori che vanno dalla Val Venosta a Rosolina, la solidarietà tra runners, l’entusiasmo del pubblico, tutto questo ha trasformato l’Adige in un fiume di felicità e soddisfazione.[/vc_column_text][vc_single_image image=”1433″ img_size=”full”][vc_column_text delay=”0″]Ciò che la maggior parte degli esseri umani non ha capito è che la felicità deriva dall’azione, dalla fatica, dalla solidarietà, dall’altruismo, dallo star insieme e dall’apprezzare ciò che abbiamo, non lamentarsi per ciò che non abbiamo o che non è perfetto.

Prendiamoci ogni giorno una piccola o grande scomodità, scopriremo quanto la vita sia un’avventura meravigliosa.[/vc_column_text][vc_column_text delay=”0″]Gli esseri umani hanno bisogno di felicità e quindi di emozioni, perché solo questo è vita.

Viviamo in un mondo straordinario e chi non lo vede così deve solo cambiare occhi!!!

 

Roberto Tommasi

uno dei 300 runners[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_single_image image=”1435″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row]